Attraversare l'Islanda in bici, a diretto contatto con la natura selvaggia dell' Isola di ghiaccio e fuoco.
Viaggiare in Islanda con la Bici è forse il modo più diretto per provare l' asprezza di una natura selvaggia ed unica al mondo. Mettere alla prova se stessi, in un viaggio dove territorio e clima sono imprevedibili, offre un punto di vista, forse, più profondo dell' Islanda, della sua giovane società e del popolo Islandese.
Giovanni Andrea Panebianco, Ferdinando Bisleti e Matteo Colizzi, condividono con noi la loro esperienza di viaggio. Circa 1000 km in Bicicletta, tagliando l' Isola a metà, da Nord a Sud, attraverso il deserto dello Srpengisandur; il solitario luogo popolato di storie e leggende di banditi e avventurieri.
Ringraziamo Giovanni Andrea, Ferdinado e Matteo per condividere con noi la loro esperienza, e per le informazioni utili ai viaggiatori che hanno in mente di programmare un viaggio in Bici in Islanda.
Iceland Cycling the Highlands
L' itinerario è adatto solo a biker esperti, non tanto dal punto di vista tecnico ma dal punto di vista attitudinale. Dovranno soffrire freddo e fame, dormire in mezzo alla strada la dove non ci siano strutture.
- Sono oltre 1100 km, per 13 gg (media 80 km al gg) attraversando il cuore dell’ Islanda attraverso geyser, piste di sabbia nera, colline multicolori, rombanti cascate,
terme fumanti, deserti lunari, calotte glaciali, pozze di fango eruttanti, vette vulcaniche, ed un sole che non tramonta mai.
L’itinerario tocca il best dell’Islanda: si arriva in macchina al nord ad Akureyri e si pedala verso la regione geotermica del Lago Myvathn, per poi superare il deserto
interno e inerpicarsi sulla caldera di Askja. Si continua attraversando la splendida regione del Landmannalaugar, dove finisce lo sterrato, fino a costeggiare la
frastagliata costa sud per arrivare a Reykjavík. Da là, lasciato Nando, si percorre la Golden Circle per ritornare all’Aeroporto di Keflavik passando per la Laguna Blu.
Il percorso (http://www.bikemap.net/it/route/1980205-islanda2/#/z10/64.1693,-21.59089/terrain) duro nella prima parte sulle strade sterrate Gaesavotn F910 e
Sprengisandur F26 è pressoché pianeggiante nella seconda parte; Le piste interne sono sabbiose con sassi e guadi da attraversare.
Si dormirà in campeggi (Tjaldsvaedi), ostelli, rifugi (HUT). Il campeggio libero in tenda è cmq permesso. Ad agosto la temperatura è gradevole, tra i 15°C di giorno,
sui 10°C di notte. Il tempo è instabile con possibili temporali di breve durata. In alcune zone interne dove raggiungeremo gli 800m slm si può raggiungere i 5°con
possibilità di neve. Probabilità di vento forte ed insetti.
Tenda, indumenti e sacche impermeabili sono necessari.
Per il vitto i ristoranti sono proibitivi (costo50€ a pasto).
Fornelletto e spesa nei supermercati locali o negli spacci presso i distributori di benzina. Importante il
rifornimento prima dello sterrato perché non ci sono i supermercati per quasi 300 km ma solo qualche punto di ristoro non affidabile e rifugi per rifornirsi di acqua.
Islanda è uno dei paesi più cari al mondo. Il costo totale sarà intorno ai 1300€; 500€ di viaggio (il prezzo del viaggio è indicativo e può variare a secondo
della compagnia e della tatta che si sceglie ) più circa 50€ al giorno per vitto(30€), alloggio(10€), varie (10€). 80€ per la macchina Keflavik Aeroporto - Akureyri;
spesa Islanda 800€.
Più eventuali costi da Roma per attrezzatura/bici.
Islanda: resoconto le Singole tappe
1. Akureyri – Reykyahlid (Lake Myvath): 100 km tutti in asfalto sotto una leggera piogerellina. Percorso ondulato. Da vedere Godafoss e la parte sud del lago. Bel campeggio sul lago. Da non perdere la laguna Blu.
2. Reykhialid - Thorsteinsskali Hut (F88): 90 km di cui gli ultimi 60 di sterrato. Importante rifornimento di cibo perché nel mezzo delle Highlands è difficile procurarselo. Tappa abbastanza pianeggiante, bello all’ inizio il sito geotermico di Hverir. Poi si svolta a destra su uno serrato di color nero abbastanza ben tenuto. Problematica la parte finale con alcuni guadi (facili) e pista allagata. Molto suggestivi alcuni tratti. L’Hut dispone anche di posti letto ma era al completo. Abbiamo montato tenda.
3. Thorsteinsskali Hut - Dreki Hut: 35 km ondulati circondati da un bel paesaggio lunare; al rifugio Dreki c'è l' uso della cucina e possibilità di dormire all’ interno (in alta stagione è preferibile prenotare ). Di pomeriggio visita alla caldera di Askja. 8 km in salita in bici più altri 2-3 a piedi. Molto freddo ma vlale la pena,da non perdere.
4. Dreki Hut – F910 new: tappa di soli 50km dovuto al fondo pessimo di sterrato che nei primi 30 km ci ha visto percorrere molti tratti a piedi causa fondo sabbioso. Il resto molto roccioso. Paesaggio spettacolare. Abbiamo dormito in tenda.
5. F910 new – Nyladur Hut: 75km di terreno molto roccioso; difficile compiere medie superiori a 10 km/h. Nella parte finali 4 guadi di cui il penultimo prima dell’incrocio con la F26 Springisandur molto difficile per la forza della corrente. Arrivo con il freddo verso notte al rifugio. Possibilità di dormire e cucinare.
6. Nyladur Hut – Versalir: 55 km sulla F26 Springisandur. Sterrato migliore guadi finiti ma una fredda pioggia ci ha accompagnato fino al vecchio motel abbandonato di Versalir. Ci siamo accampati in tenda dentro una fattoria abbandonata.
7. Versalir – Hrauneyjar: 60 km negli ultimi 10 si rimettono le ruote sull’ asfalto. Molto vento, per fortuna a favore. Si dorme e si mangia in motel.
8. Hrauneyjar – Fludir: 120 km Tappa abbastanza pianeggiante, asfaltata, con vento a favore e con possibilità di fare la spesa lungo il percorso. A metà percorso c’è una bella cascata. Arrivo nella città termale di Fludir. Brutto il campeggio ma bella la secret lagoon.
9. Fludir – Thingvellir NP (Þingvellir) : 100 km e visita dei siti turistici di Gulfoss (cascata) e Gyser. Tappa piana, tranne nel finale. Molti cicloturisti. Campeggio prima di entrare nel parco.
10. Thingvellir (Þingvellir) – Reykjavik: 55 km con visita la PN di Pingvellir arrivo a Reykjavik tramite strada molto trafficata a più corsie. Campeggio un po' in periferia ma adiacente alle piscine comunali cmq è facilmente raggiungibile il centro.
11. Skogafoss – Vestmanayer: Circa 60 km pianeggianti si arriva a Skogafoss con l’ autubus di linea, da la si raggiunge prima il punto panoramico sul vulcano Ejanafajokull poi la cascata di Seljandifoss; da lì si raggiunge la costa e ci si imbarca verso le isole Vestmanayer. Si dorme in un ostello in città.
12. Vestmanayer – Hveragerdi: 80 km Breve giro sull’isola in bici alla ricerca delle pulcinella di mare e poi ritorno e pedalata verso Hveragerdi. Da fare assolutamente il bagno nel fiume caldo, circa 3 km a piedi dalla città. Si può fare anche in bici ma è molto ripido.
13. Hveragerdi – Rejkyavik: 35 km si inizia con una salita di 10 km per poi arrivare il leggera discesa nella capitale.