Era il 24 novembre 1973 quando un aereo C-117 dell'aeronautica militare statunitense stava sorvolando il ghiacciaio Vatnajökull di ritorno alla base di Keflavìk: un volo tranquillo con 5 uomini a bordo in una missione di ordinaria amministrazione e controllo; se non che, senza preavviso, i motori del velivolo cominciarono a perdere potenza. Gregory Fletcher, il pilota allora di 26 anni optò per atterrare sulla spiaggia nera di Solheimasandur lungo la costa meridionale dell'Islanda non lontano dal villaggio di Vik. La manovra riuscì perfettamente!
Pilota ed equipaggio, composto da altri quattro uomini, escono illesi dall'atterraggio di fortuna. Allertati i soccorsi, questi arrivarono dopo un'ora. Le persone furono tratte in salvo e l'aereo - smontati i pezzi più importanti, come il motore e la meccanica principale - venne lasciato al proprio destino.
Foto di Simon English su Unsplash
Ad oggi ne rimane solo una carcassa scheletrica e consunta dagli agenti atmosferici: sembra che Einar ed Eyrún, la coppia di contadini che abitano a 5 km dalla zona dell'atterraggio ne abbiano tagliato ciò che ne rimaneva, asportando ali e timone di coda per rivenderli a collezionisti locali.
La voce si sparse e con il passare degli anni cominciò un sempre più frequente pellegrinaggio di curiosi e turisti sulla spiaggia di Solheimasandur per fare visita alla carcassa del velivolo.
È diventato ancor più popolare dopo essere apparso nel documentario Heima (A casa) della band islandese dei Sigur Rós e ancor di più dopo l'apparizione nel video musicale di Justin Bieber della canzone "I'll Show You".
Oggi il C-117 è divenuto una destinazione sicuramente originale, malinconica e grigia, che merita una visita soprattutto per gli appassionati di fotografia.
Come raggiungere l'aereo abbandonato su una spiaggia in Islanda
La maggior parte del viaggio per raggiungere Solheimasandur avviene tramite la Ring Road, che può essere facilmente percorsa in auto. Nelle vicinanze come punti di riferimento avete la cascata di Skogafoss, che si trova a dieci minuti di auto, mentre le città più vicine sono Vik a ovest (venti minuti di auto) e Hvolsvöllur ad est (40 minuti di auto).
Non è facilissimo raggiungere i resti del C-117. Essi si trovano letteralmente in mezzo al nulla, a circa 4 km dalla strada 1 (Hringvegur in islandese). Per arrivarci è quindi necessario fare una lunga camminata di circa 45/60 minuti a seconda del proprio passo (assolutamente sconsigliata se è brutto tempo e non si è ben equipaggiati). Durante l'inverno, quando è probabile la presenza di neve e vento forte può essere difficile da raggiungere e pertanto non si dovrebbe tentare di fare l'escursione in solitaria o senza l'ausilio di guide esperte che conoscono la zona. Quindi il periodo migliore per andarci è durante l'estate, da maggio ad agosto beneficiando in questo periodo anche di più ore di luce diurne più lunghe.
Le coordinate GPS esatte sono: 63°27'32.8" N / 19°21'53.2" W Però ovviamente inserendo le coordinate nel navigatore non si ottiene molto perché non essendoci una strada che porta in quel punto il navigatore non sa come condurvici. Comunque è abbastanza per capire in che punto lasciare la strada e provare così ad individuare quale sia la pista da seguire.
Un modo più comodo e rapido per raggiungere il relitto è utilizzare Plane Wreck Shuttle, prenotabile online o al sul posto, con partenze ogni 30 minuti ogni giorno dalle 10:00, tutto l'anno, purché le condizioni atmosferiche lo consentano. Il parcheggio da dove prendere la navetta si trova 6 km a est di Skógar e 27 km a ovest di Vík.
Se decidete di raggiungere l'aereo abbandonato a piedi consigliamo di vestirsi a strati: può fare freddo velocemente o alzarsi il vento, quindi è una buona idea portare con se un giacca impermeabile a antivento da aggiungere o togliere al proprio outfit, insieme ovviamente a buone scarpe da trekking.
Ne vale davvero la pena?
Il dibattito è aperto: c'è chi dice sia estremamente suggestivo, chi invece non ritiene sensato impegnare del tempo del viaggio per andare a fotografare un relitto di un aereo abbandonato della US Navy che giace sulle coste meridionali dell'Islanda dal 1973. Comunque cento teste e cento pensieri: certamnte la propensione fotografica dell'escursione saprà dar valore alla fatica.