C'è chi negli ultimi 3 anni ha seguito tutte le pagine dedicate all’ Islanda e all’ Aurora Boreale, ha controllato tutti i siti e ho persino scaricato le application per le previsioni nel tentativo di vedere l'aurora boreale: impossibile, 3 viaggi e tre buchi nell'acqua.
E, infine, cosa succede? Succede che nel 2014, il primo anno degli ultimi 4 in cui non decido di provarci, dicono sarà l’anno più spettacolare per le Aurore d’Islanda. Ovviamente!
...Fino a quando, però, non decido di farci un pensierino di nuovo!
Questo il resoconto dei viaggio:
Tentativo nr. 1: Marzo 2010
Prima volta in Islanda. Indimenticabile. Era marzo, avevo aspettato quel momento, sognandolo, tutto l’inverno, e finalmente era arrivato per me il tempo di andare per la prima volta in Islanda. Tutti dicevano che le possibilità di vedere l’Aurora Boreale erano buone.
Siccome a Reykjavik non ero riuscita a vedere niente, avevo deciso di andare ad Akureyri dove, pensavo, forse c’erano meno nuvole ed era più facile.
Risultato: sono rimasta bloccata per 4 giorni ad Akureyri perché, a causa dell’inverno e del weekend, non c’erano mezzi per poter tornare indietro o per andare da qualsiasi parte. Faceva freddissimo, mi sono annoiata a morte in una delle città più noiose della mia vita, e per giunta non ho neanche visto l’Aurora!
Quando sono riuscita a lasciare quel posto, sono tornata in capitale e mi sono data un’altra possibilità. Andiamo su quelle isole a sud, dal nome impronunciabile, le Vestermanneroyar.
Il giorno in cui sono partita, il mare era agitatissimo…ma veramente agitatissimo. Quando sono scesa dalla traghetto ho capito che almeno non ero l’unica sull’isola. Sono scesi con me anche un americano, un svedese, una tedesca e un pescatore norvegese, lì per studiare i metodi di pesca islandesi, molto più avanzati di quelli in patria, aveva detto. Eravamo tutti nello sesso ostello e la seconda sera, la suo ritorno al mare, il pescatore ci aveva detto che secondo lui quella era una buona sera per vedere l’Aurora, perché il cielo era chiaro.
Così, piena di entusiasmo, mi ero seduto fuori, con la temperatura sotto lo zero, per guardare il cielo, sicura che quella sarebbe stata la mia notte. Beh, non lo è stata. Ho aspettato, congelandomi, fino alle 2 prima di dichiarare fallita la serata.
Tentativo nr.2: Dicembre 2011
Un anno e mezzo dopo ho deciso di riprovarci di nuovo. Questa volta però, all’inizio dell’inverno, invece che alla fine. Tutti mi dicevano che era un decisione saggia, ed io, sicura, pensavo che questa volta sarebbe stato impossibile fallire, perché nei miei piani, avevo in mente di andare a Isafjordur, nei fiordi occidentali a nord dell’Islanda e lì, finalmente, vederla, l’Aurora Boreale.
Il mio volo per Isafjordur è stato cancellato per due giorni di seguito, a causa di una tempesta di neve che non prometteva niente di buono per i giorni a venire.
Il terzo giorno, finalmente, l’aeroporto di Isafjordur aveva riaperto e, piena d speranze, ero riuscita a raggiungerla. Vi dirò in un altro post dello splendore di quello che considero uno dei posti più belli non solo dell’Islanda ma di tutto il pianeta, ma, tornando all’Aurora Boreale, come potete immaginare, non avevo scelto la migliore settimana per essere a Isafjordur in generale e soprattutto per vedere l’Aurora.
Ed infatti, non ho visto niente. L’ultima notte sono andata fin sulla cima di una montagna con una guida locale in macchina. La signora mi aveva già avvertito che sarebbe stato impossibile vedere l’Aurora a causa del tempo, ma saremmo andate lassù lo stesso almeno a vedere come era la situazione.
Io, da parte mia, ero comunque emozionata, anche sapendo che le possibilità erano quasi inesistenti.
Lassù in cima, un paesaggio bellissimo si stendeva sotto i miei occhi: l’intera valle, circondata da quelle montagne imponenti con Isafjordur che brillava in mezzo al mare. Nessuna traccia dell’Aurora, però. Il cielo era pieno di nuvole, così pesanti e scure come mai le avevo viste prima. “É quello l’inizio dell’Aurora Boreale?”, avevo chiesto innocentemente alla mia guida e lei, guardando preoccupata il cielo, mi aveva risposto: ”No, quello è l’inizio di una tempesta di neve. Meglio che ci muoviamo di qui”, annichilendo d’un botto tutte le mie speranze.
Tentativo nr.3: Gennaio 2013
Questa volta non programmato affatto, ma siccome il viaggio in Africa cominciava da Reykjavik, mi sono detta quale miglior occasione per ritentarci!
Era tutto perfetto. Inga, di TinyIceand.com mi aveva messo in un tour per andare a vedere l’Aurora la sera in cui arrivavo. Nessuno di noi immaginava che quella sera sarebbe stata la più ventosa, nuvolosa e piovosa sera dell’anno.
Quando sono uscita fuori dall’aeroporto, il vento era talmente forte che non mi faceva neanche camminare. Era impossibile arrivare all’autobus con lo zaino addosso. Il vento e la pioggia stavano devastando i miei sogni!
Non perdevo le speranze, tuttavia, perchè pensavo di avere ancora tempo prima di imbarcarci per le Far Oer.
Invece mi sbagliavo. Infatti non ho visto niente, né là, né alle Far Oer, ed è stato forse allora che questa storia è iniziata a diventare davvero la mia storia.
Non lo so se questo è un caso, il destino, la sfortuna o semplicemente una scusa per me per avere una buona ragione per continuare a tornarci.
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