Sempre più diffusa, sia in Europa che in Italia, è la pratica del Surf, e gli appassionati di questo sport, sempre alla ricerca di nuovi spot e reef, hanno negli ultimi anni fatto la loro comparsa sulle coste Islandesi. Se nella stagione invernale fare surf in Islanda è proibitivo, durante i mesi estivi molti sono i surfisti che scelgono l'Islanda per cavalcare le onde del Nord Atlantico, quando la gran parte delle coste europee è tagliata fuori dalle mareggiate atlantiche che sfilano ai margini settentrionali dell'alta pressione.
Islanda una destinazione affidabile per chi ama surfare
Questo rende l'Islanda una destinazione affidabile per chi ama surfare in luoghi straordinari e incontaminati. Le coste occidentali e meridionali son quelle più sfruttate dai surfisti. È qui che si fa sentire la corrente del golfo, la stessa che interessa con acqua relattivamente calda le coste nordeuropee. La temperatura in mare qui raggiunge i 14 C° in estate, mentre fuori dall'acqua si può godere di temperature intorno ai 20 C° nei mesi estivi, mantenendosi in media attorno ai 13C° tra giugno e settembre. Dal punto di vista surfistico l'isola è divisa in quattro aree.
La più sfrutatta è la penisola di Reykjanes che, grazie alla vicinanza con l'aeroporto di Keflavik, funge da porta di accesso per tutti i surfisti in arrivo sull'isola. Sandvik, sulla costa occidentale della penisola, è uno dei beachbreak più consistenti. Riceve gran parte delle mareggiate estive producendo onde divertenti e tubose. La stessa zona offre anche un numero imprecisato di potenti e deserti reefbreak che frangono su un fondale di lava.
L'onda più frequentata è lungo point destro che frange, anche con piccole mareggiate, di fronte al faro. Surfare la penisola di Reykjanes è logisticamente facile. La maggior parte dei surfisti trova sistemazione nella capitale Reykjavik, che dista 30-40 minuti di auto da tutti gli spot. Anche Keflavik è un buon punto di partenza. Pur essendo molto vicina agli spot occidentali, questa cittadina dista oltre un'ora di auto dalle onde di Porlakshofn. Entrambe le città offrono tutto quello che serve ad un turista: hotel, ristoranti e vita notturna. Anche la costa meridionale dell'isola offre onde di qualità su spiagge di sabbia nera con sullo sfondo vulcani bellissimi.
Quindici chilometri a sudovest di Sandvik, lungo la costa meridionale della penisola, si trova Grindavik, un piccolo villaggio di pescatori con svariate onde di qualità, principalmente reefbreak.
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Anche la punta nord-occidentale della penisola ha ottimi reef e point, in particolare attorno alla cittadina di Gardur.
Questa costa necessita di mareggiate di una certa entità ed offre parziale riparo dai venti meridionali. La parte più orientale della penisola è il luogo di ritrovo per la piccola comunità surfistica Islandese.
Gli spot più accessibili sono nell'area di Vik e Hofn, due cittadine in cui si possono trovare sistemazioni di vario tipo. La costa, fuori dai due centri urbani, è deserta quindi serve un'auto 4X4 per esplorarla. Le gelide coste orientali e settentrionali dell'Islanda costituiscono un vero 'buco nero' nella mappa surfistica. Alcune onde sono state surfate ma la maggior parte degli spot ancora non sono stati identificati. La cittadina di riferimento, per chi fosse interessato ad intraprendere questa avventura, è Husavik, vicina a svariate spiagge. Quello che l'Islanda offre a livello di onde e di paesaggi è comunque qualcosa di meravigliosamente straordinario, come solo l'Islanda può essere.