Surtsey, dichiarata Patrimonio Naturale dall’ UNESCO, è un isola appartenente all’ arcipelago delle Vestmannaeyjar, dichiarata riserva naturale nel 1965.
Il suo statuto venne rivisto nel 1974 in relazione alla nuova legislazione sulla conservazione ambientale, e nel 2006 la riserva venne ingrandita. L’ arcipelago è costituito da 18 isole e parecchi faraglioni, situato su una piattaforma insulare al largo delle coste centrali del sud Islanda e ne costituisce un separato sistema vulcanico.
Heimaey è la sua isola più grande (13.6 kmq) e l’ unica ad essere abitata con i 4.200 residenti del luogo che da il nome al gruppo di isole, la cittadina di Vestmannaeyjar. La cittadina è anche sede del più importante porto di pesca della costa sud di Islanda.
Il sistema vulcanico ( appartenente alla EVZ Eastern Volcanic Zone ) ha cominciato la sua attività probabilmante 100.000 anni fa e la sua parte più antica è costituita dalla formazione di Nordurklettar nell’ estremità nord di Heimaey. La formazione si è costituita dall’ eruzione di un piccolo vulcano al di sotto di una cappa di ghiaccio. Negli ultimi 12.000 anni l’ attività vulcanica è rimasta di bassa intensità.
Dove si trova Surtsey
Sono stati individuati 17 vulcani sopra il livello del mare, tre dei quali su Heimaey. Probabilmente tutti nati dal mare, allo stesso modo di Surtsey.
Il cratere più grande comprende le isole di Bjarnarey, Ellidaey e Sudurey, e include Storhofdi e Saefell - Helgafell sull’ isola di Heimaey.
Le due uniche eruzione di cui si abbia memoria sono quelle del 1963 - 1967 a Surtsey, e quella del 1973, di Eldfell sull’ isola di Heimaey.
Heimaey: la Pompei de nord
Nel 1973 nel'arcipelago, esattamente sull'isola di Heimaey, si aprì una fessura dalla quale cominciarono a fuoriuscire lava ed enormi quantitativi di cenere. I 5000 abitanti dell'isola furono costretti ad evacuare, scappando con barche, aerei ed elicotteri. In poco tempo da quella fessura nella terra fuoriuscì un vulcano, la cui esplosione distrusse l'abitato circostante. In sole due settimane si era formato a fianco dell’abitato, un vulcano alto 210 metri, cui fu dato il nome di Eldfell, monte di fuoco. La lava distrusse un terzo delle 1200 abitazioni dell’isola. Ma successivamente la maggior parte degli abitanti è tornata ad abitare sull’isola. Oggi il vulcano Eldfell è un’attrazione turistica e il suo calore è sfruttato per riscaldare le abitazioni, pompando acqua dai pozzi scavati nei suoi fianchi.
Nel 1896 una minore eruzione sottomarina avvenne a sud est di Hellisey, mentre la scoperta recente di altri quattro vulcani sottomarini fa presumere che durante l’ Olocene si siano registrate nell’ area dell’ arcipelago almeno 24 eruzioni vulcaniche.