La Riserva Naturale di Vatnsfjordur venne dichiarata legalmente nel 1975. Si trova lungo le fattorie abbandonate, e in accordo con le norme che regolano la riserva, l’ area è destinata a pascolo.
Posizione
Vatnsfjordur è il più occidentale dei fiordi, nella zona a nord di Breidafjordur. Ad ovest di Vatnsfjordur si apre l’ area di Bardastrond, mentre la costa di Hjardarnes si estende ad oriente. Mentre l’ area di Bardastrond è poco abitata, le regioni nord ed est del Vatnsfjordur sono letteralmente deserte. Qui il clima è mite e le estati dolci rendendo la zona particolarmente indicata alle escursioni lungo il Vestfirdir, i Fiordi Occidentali. In auto si raggiunge la scogliera degli uccelli di Latrabjarg, la città di Isafjordur, la valle di Selardalur e le cascate di Dynjandi . L’ isola di Flatey si raggiunge in un ora con il traghetto Baldur.
I confini occidentali della riserva sono segnati dal fiume Thvera( Þvera ). A nord si spingono fino al ghiacciaio Glama, al monte Hornataer e alla brughiera di Dynjandisheid. Dal ghiacciaio Glama la riserva si sviluppa verso sud nella brughiera di Thingmannaheidi ( Þingmannaheidi ) e a sud ovest alla punta di Horgsnes che segnano il confine del fiordo ad est.
L’ estensione è di venti ettari e circa l’ 80% è accidentata e arida, mentre le pianure sono spesso ricoperte di cespugli.
Geografia
La roccia del territorio appartiene alla Formazione Terziaria Basaltica ed è datata tra i 10 e i 13 milioni di anni fa. La superficie è stata scolpita e levigata dall’ azione dei ghiacci delle diverse ere glaciali che hanno conferito alle valli le caratteristiche forme ad U.
Il pinnacolo roccioso di Hornataer di circa 700 metri, troneggia nella parte ovest del fiordo. E’ come una scheggia nel ghiaccio che copre l’ altopiano e che raggiunge i circa 500 metri sul livello del mare. Ghiaccio che lungo i promontori separa le acque dolci da quelle salate del fiordo. Non si tratta di morene glaciali, come potrebbe apparire ad una prima osservazione, ma cengie che il ghiaccio non è riuscito ad intaccare. Nell’ area piccole dighe di ghiaccio fanno da barriere a pozze calde testimonianza della presenza di fenomeni geotermali.
Laghi e pozzi sono frequenti nell’ area ed il Vatnsdalsvatn è il maggiore, occupando circa 2 chilometri quadrati.
Storia
Il primo documento che registri il nome “ Islanda ” prese spunto da Vatnsfjordur.
Hrafna - Floki è stato quì per un inverno e diede al paese il suo nome quando intraprese la prima scalata in Islanda che si ricordi. Il Landnama ( the Book of Settlements ) dice: “ La primavera apparve più mite. Floki salì una grande montagna e vide a nord, oltre le montagne, un fiordo pieno di iceberg, e così chiamò il paese “ Iceland ”, e quello fu il suo nome per sempre.”
I locali suppongono che abbia scalato il Lomfell, la più alta montagna della zona.
Ad Horgsnes c’è una caverna, Gislahellir, una cavità umida e desolata nella quale il fuorilegge Gisli Súrsson si rifugiò. Audur, la moglie di Gisli, era la proprietaria della terra di Langibotn nel fiordo di Geirþjofsfjordur, a nord ovest della riserva.
Strade carrozzabili hanno attraversato il fiordo fin dal suo sviluppo, mentre le vecchie pietre che segnavano i sentieri di avvistamento degli orsi sono ormai dimenticate.
Brjanslaekur fu una delle tenute di Gudmundur Arason di Reykholar. Le fattorie di Thvera ( Þvera ), Hella e Uppsalir vennero abbandonate nella prima metà del ventesimo secolo, mentre Vatnsdalsbakkar molto tempo prima.
Nel 1974 gli abitanti di Vestfirdir diedero un festival nazionale sulla spiaggia del lago. Fu un appuntamento che raccolse circa 10 mila persone e che probabilmente è un numero ben maggiore degli abitanti attuali.
Faune a Flora
La Betulla è la pianta dominante nella regione, sebbene siano presenti anche bei esemplari di Salice.
Ginepri e Felci sono molto più comuni quì che in molte altre aree del Bardastrond, e assai frequente è la presenza delle tipiche piante di brughiera ed in particolare il Mirtillo.
Sui fianchi delle rocce vari muschi e licheni completano l’ un l’ altro lo scenario colorato in modo pittoresco.
Come anche altrove nel Breidafjordur il flusso della marea è considerevole; questo genera lungo la costa rocciosa la presenza di diverse specie di alghe e di piccole creature acquatiche.
La fauna nel Vatnsfjordur è molto varia, sebbene il numero dei singoli individui di ogni specie non è alto. Chi dovesse essere qui, in un tranquillo pomeriggio di mezza estate, può aspettarsi di essere attaccato da innocue nuvole di moscerini, mentre dovrà stare più accorto nel caso si imbattesse in esemplari di vespe, che comunque sono pericolose solo se disturbate.
Circa 20 specie di uccelli popolano la riserva. Le Anatre nordiche possono facilmente essere avvistate, mentre l’ Anatra Arlecchina è presente all’ inizio dell’ estate. A metà estate si registra l’ arrivo delle Stologhe. Aquile di mare e Falchi possono essere avvistati di frequente, anche se non sono stanziali nella riserva. Gatti selvatici, Volpi artiche e Visoni si aggirano nell’ area, mentre le Foche è difficile avvistarne, dato che preferiscono oziare sulle scogliere della penisola di Horgsnes.
I Salmoni si trovano lungo il fiume Vatnsdalsa mentre le Trote popolano il lago di Vatnsdalsvatn.
Servizi e strutture
A Flokalundur un hotel è aperto solo durante l’ estate e si offre anche da stazione di rifornimento per la benzina e area attrezzata di servizi igenici per campeggiatori.
Ci sono inoltre in zona case estive di villeggianti e piscine pubbliche.
Una sorgente geotermica di acqua calda forma una pozza lungo le rive del mare, nella quale è possibile rilassarsi al termine di faticose escursioni sebbene l’area non sia attrezzata.
La pesca è praticata lungo gli stagni che si trovano in prossimità fiume Þvera. Le licenze di pesca per Vatnsdalsa e Vatnsdalsvatn sono vendute a Flokalundure a Brjanslaekur.
Un guardiaparchi del Nature Conservation Agency lavora in zona durante il periodo estivo offrendo informazioni sulla regione e sui possibili itinerari escursionistici.
Itinerari nel Vatnsfjordur
Horgsnes
Qui si trova la grotta di Gislahellir e le strane scogliere e rupi piene di buchi ed anfratti denominate Horgur, dal quale prende il nome la località. Nei pressi si trova una bella spiaggia dove è frequente poter scorgere le foche a prendere il sole.
Itinerario segnalato di 30 – 60 minuti. Dislivello di circa 50 metri.
Smidjutoftin ( La Fucina )
Giusto ad ovest del fiume Þingmannaar, a circa 200 metri al di sopra della strada carrozzabile si trovano alcune rovine segnalate da un palo giallo, una località molto “praticata” quale sito archeologico. Sono presenti in loco resti evidenti di carbone.
Si dice siano i resti della fucina di Gestur Oddleifsson il Saggio ma è solo una supposizione. In realtà il sito si trova ad una distanza di circa 20 chilometri da Hagi, la residenza di Gestur e quindi troppo lontana.
Thingmannaa ( Þingmannaa )
Si tratta di un interessante canyon ricco di cascate piccole e grandi. Risulta molto facile raggiungere la zona e per questo è stata utilizzata come set cinematografico in due noti film islandesi, “ Útlaginn ” ( The Outlaw ) e “ Nonni & Manni ”. Alla fine del canyon è possibile scorgere la diga che lo delimita.
Il tipo di lava che regna in questo ultimo tratto è lo stesso di quello della eruzione di Krafla del 1980 e testimonia la brutalità con la quale i ghiacciai abbiano solcato la valle di Thingmannadalur ( Þingmannadalur ).
Itinerario segnalato di 60 minuti. Dislivello di circa 200 metri.
La valle di Vatnsdalur
Le montagne, il lago, i boschi e le rive dei fiumi costituiscono il pittoresco scenario nel quale è possible immergersi percorrendo gli itinerary lungo i fianchi della valle di Vatnsdalur. La betulla di Lambagilseyrar, ad est del lago, è tra le più alte che si trovino nel Vestfirdir.
Delle belle cascate si trovano alla sommità della valle.
Da tener presente che i fiumi di Vatnsdalsa e Útnordursa che scorrono dalla sommità della valle verso ovest sono solitamente difficili da guadare e spesso anche molto pericolosi.
Itinerario segnalato di circa 2 ore da Lambagil. Non è permesso arrampicarsi. Sono possibili anche itinerari alternativi.
Helluvatn
E’ il nome del lago a nord dell’ hotel di Flokalundur. Per raggiungerlo è necessaria una piccola camminata che vi permetterà di vedere la zona da una diversa prospettiva e con una bella panoramica.
Itinerario segnalato di circa 2 ore da Helluvatn. Dislivello di 300 metri.
Pennugil
Si tratta di un canyon dalle formazioni di roccia piuttosto appariscenti. All’ interno una piccola fonte di acqua calda usata solitamente dai lavoratori stradali per bagnarsi.
Itinerario segnalato di circa 30 minuti. Dislivello di 50 metri.
Lomfell
Si tratta della montagna prima mensionata; la prima scalata in Islanda e dalla cui vista è nato il nome dell’ isola. Da sopra è possible avere una buona visual dell’ area di Breidafjordur e verso sud - ovest della zona di Vestfirdir.
Itinerario segnalato di circa 2 / 3 ore. Dislivello di 350 metri.
Surtarbrandsgil
Questo canyon non fa strettamente parte della riserva ma gode di una speciale ed ovvia protezione tanto che è estremamente vietato disturbare o rimuovere qualsiasi cosa al suo interno, è possibile ottenere un permesso solo per camminarne intorno. Surtarbrandsgil è infatti uno dei luoghi più ricchi di reperti fossili dell’ isola. Nel suolo sono presenti fossili di vegetazione (Aceri, Pini giganti, Magnolia) databili a circa 12 milioni di anni fa.
Itinerario segnalato di circa 90 minuti. Dislivello di 200 metri.