Come funzioneranno i voli nella fase 2 del coronavirus, per andare in Islanda?
Sembra che si stia giungendo all'agognata fase 2 Coronavirus. Tutti i viaggiatori sono ovviamente in difficoltà ed in balia delle onde, non sapendo dove reperire informazioni certe e veritiere su quali linee guida adotteranno le compagnie aeree, quali voli saranno attivati o torneranno operativi, come bisognerà prepararsi per il volo e tanto altro.
Abbiamo finalmente compreso che nulla cambia e che dovremo probabilemente attendere una fase successiva (la 3?) per ricominciare a viaggiare con più spensieratezza.
A tal proposito, qualora tu abbia avuto un problema o un dubbio, potrai scrivere una e-mail dettagliata ed inviarla a info@islanda.it
Coronavirus e la situazione in Islanda
Perché l'Islanda ha scelto di non attuare un blocco, come da noi?
L'Islanda deve ancora adottare molte delle misure draconiane osservate in Europa e in Asia di blocchi a livello statale, sebbene il paese abbia vietato assembramenti di almeno 20 persone e chiuso scuole secondarie e superiori. I funzionari affermano che non sono state necessarie misure più restrittive perché erano meglio preparati e dotati di dati per tracciare il virus. "Test e tracciabilità dei contatti sono uno dei motivi principali per cui un blocco non è stato ritenuto necessario fino a questo punto", ha dichiarato la direzione della sanità in una dichiarazione alla CNN. Inoltre "abbiamo perseguito una politica molto aggressiva di quarantena per gli individui sospettati di essere a rischio di contrarre il virus, decisamente superiore rispetto alla maggior parte degli altri paesi".
I dati del governo mostrano che ad oggi (26 aprile 2020) ci sono state 1800 infezioni confermate in Islanda, con 1600 ricoveri e solo 10 decessi.
"L'unica ragione per cui stiamo andando meglio è che eravamo ancora più vigili", ha detto. "Abbiamo preso sul serio la notizia di un'epidemia che inizia in Cina. Non abbiamo scrollato le spalle e abbiamo detto, 'questo non sarà niente di straordinario.'"
Stefánsson prevede che l'azienda testerà almeno 50.000 persone - circa il 13% della popolazione - prima che il virus abbia completato il suo corso.
"È straordinariamente importante sapere quale sia la distribuzione nella società in generale perché quando si progettano misure per contenere il virus", i funzionari sanitari devono sapere se il virus sta dilagando nella comunità o circola tra i cluster, ha detto .
L'Islanda non è stata immune alle carenze di approvvigionamento. Stefánsson ha affermato che ci sono stati problemi nell'ottenere i tamponi per i test, ma questi sono stati corretti.
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Quando si tornerà a volare normalmente?
La sensazione di molti è che il processo di normalizzazione del trasporto aereo dall'Italia possa prendere il via nel mese di giugno. Ma si tratta di semplici previsioni: naturalmente l'auspicio è che sin da subito si possa tornare a volare come si è sempre fatto.
Difficilissimo dire quando tutto tornerà alla normalità e se questa ci sarà mai.
Probabilmente non si volerà subito a prezzi stracciati. Senza dubbio non esisterà più la normalità per come la intendiamo e tutto sarà pesantemente influenzato dal pericolo e dal timore di un nuovo contagio. Tutto cambierà, così come è cambiato, nel trasporto aereo, dopo l'11 settembre 2001.
Bisognerà costruire un nuovo concetto di normalità, parallelamente a quella della vita di tutti i giorni. Quella che si prospetta dinnanzi a noi, dunque, appare già una sfida ancora più impegnativa, da raccogliere al più presto e, soprattutto, con coraggio.
Come viaggiare in aereo in sicurezza?
Difficile prevedere adesso, ma chiaramente il distanziamento sociale resta la vera sfida da vincere per ciò che concerne il trasporto aereo: lo spazio della cabina, infatti, è chiuso ed ha un preciso sistema di aerazione, e sarà difficile trovare una soluzione univoca. C'è chi ha proposto il tampone per tutti i passeggeri prima di salire a bordo e chi ha pensato a bloccare i posti al centro della fila, lasciando il seggiolino vuoto al centro: in quest'ultimo caso sarebbe decisamente minata in negativo la capacità di trasporto passeggeri. Oltre a ciò, le compagnie aeree avrebbero una pesante riduzione del gettito d'entrata: ne conseguirebbe un aumento dei prezzi dei biglietti. Un'altra proposta è l'inversione, rispetto al senso di marcia, dell'intera fila centrale.
Altre proposte prevedono una sorta di scudo di plastica a divisione delle poltrone e, dunque, ad assicurare le distanze tra i passeggeri: così si occuperebbero regolarmente tutti i posti in aereo.
Un altro punto di discussione sarà poi quello legato all'uso della mascherine e dei guanti che potrebbero diventare obbligatori: già sabato 14 marzo Alitalia ha comunicato per i passeggeri uso obbligatorio delle mascherine per tutelare sicurezza e salute a bordo.
Bisognerà evitare naturalmente, inoltre, assembramenti di ogni tipo.
Gli aeroporti saranno certamente sanificati con frequenza e, forse, dotati di dispenser con gel igienizzante. Potrebbe essere possibile l'uso del termoscanner per la misura della temperatura corporea sia alla partenza dal Terminal che all'arrivo, una volta scesi dall'aereo.
Infine, non è da escludere che si punti sempre di più sulle carte d'imbarco elettroniche, piuttosto che su quelle cartacee.
Ma, come detto, questa è ancora teoria.
Il da farsi si vedrà più avanti, a partire dal 4 maggio.
Ciò che è certo è che servono soluzioni che evitino il più possibile il contagio. Possibilmente con un coordinamento anche a livello europeo e internazionale.