La Riserva Naturale di Lonsoraefi, è una delle aree naturali più estese d’ Islanda. L’ area è circondata da monti che costituiscono i picchi più alti dell’ isola al di fuori di quelli coperti dai ghiacciai. La Riserva Naturale di Lonsoraefi ( e la porzione montuosa denominata Stafafellsfjoll) è una delle aree naturali più estese d’ Islanda. Posizionata a sud est della regione del Vatnajokull si estende per circa 320 km. quadrati. L’ intera area comprendenti Eskifell, Kjarrdalsheidi, Kollumuli e Vididalur è stata dichiarata area protetta nel 1977 in accordo con le istanze dei proprietari terrieri locali ed in base agli atti previsti dal Nature Conservation Act.
L’ area è circondata da monti che superano i mille metri e costituiscono i picchi più alti dell’ isola al di fuori di quelli coperti dai ghiacciai.
Ad ovest il Grendill ( 1570 m ) ad est il Jokulgilstindar ( 1313 m ) ed il Saudhamarstindur ( 1319 m ) tra i primi due sono i monti che costituiscono la catena che si affaccia direttamente sull’ area. Da diverse zone dell’ area è possibile scorgere lo Snaefell ( 1833 m ) situato più a nord ovest, oltre il campo di lava di Hraun.
L’ area montuosa di Stafafellsfjoll
Si estende ad arco nell’ entroterra islandese in corrispondenza della piana costiera di Lon nel Austur - Skaftafellssýsla.
Si tratta di una vasta area desertica ricchissima per varietà di conformazioni rocciose e colori e proprio per questo una tra le zone più belle per escursioni o trekking ma ancora poco battute da visitatori stranieri.
Stafafell è la località principale della zona e la sua chiesa ( datata 1920 ) è la principale di tutta la regione.
Brekka è una delle fattorie più vecchie della zona e la parte di pascolo che va a volgere verso i monti è denominata Heimafjall, compresa tra i fiumi Jokulsa ed il Hlidara e fino al canalone di Hvannagil e al picco di Flaatindur.
Verso l’ interno si raggiunge l’ area di Austurskogar e a quella di Sviptungnavarp, ed il picco di Hnappadalstindur, naturale muro ad insediamenti umani o animali. Questa area interna è conosciuta col nome di Framfjoll mentre la rispettiva ad ovest del fiume Jokulsa è denominata Innfjoll.
L’ intera area è ricca di numerose e varie formazioni geologiche tipiche la cui datazione va dai 5-7 milioni di anni fa fino all’ ultima era glaciale.
All’ interno o nei pressi dell’ area protetta si possono trovare numerose formazioni vulcaniche e caldere: Lonseldstodvar, Kollumulaeldstodvar, Flugustadaeldstodvar, Eyjabakkaeldstodvar, Kollumulaeldstod solo per citarne alcune. Sono tutte costituite da rocce acide che ne caratterizzano la variabilità dei colori e delle sfumature, rendendo la zona unica nel suo genere.
Numerose sono anche le cascate, che riempiono lo scenario della zona mentre foreste di basse betulle si susseguono lungo il corso del fiume Jokulsa, lungo gli scoscesi pendii di Leidartungur e nella zona di Kollumuli. Fonti storiche risalenti alla fine del 19 ° secolo testimoniano la presenza in zona di numerose colonie di animali.
Gli insediamenti abitativi nella zona sono pochissimi. Le due fattorie che hanno segnato la storia della presenza umana sono quelle di Eskifell e Grund a Vididalur. Oggi disabitate, furono il fulcro dell’ attività economica dell’ area dal 1835 al 1897.
Dagli inizi del 1900 l’ area è stata destinata unicamente al pascolo delle greggi provenienti da Stafafell.
Itinerari di montagna tradizionali
L’ area di Lonsoraefi è sempre stata una zona di attraversamento di coloro i quali attraversavano l’ isola da nord a sud passando dall’ angolo nord est del ghiacciaio Vatnajokull. In modo particolare dopo gli insediamenti di Vididalur della fine del 19 ° secolo questo itinerario ha assunto sempre maggiore importanza e sono apparsi i primo ponti per l’ attraversamento dello Jokulsa e del Vididalsa.
A partire dalla metà del 1900 son apparsi i primi rifugi. Ad oggi lungo il percorso che porta fino al monte Snaefell se ne contano ben 4 ( Snaefeskali, Geldingafel, Mulaskali e Egilssel ) che vengono abitualmente utilizzati dagli escursionisti in visita nella zona.
Questo itinerario, percorribile in 5 / 7 giorni in completo isolamento, rappresenta uno dei percorsi più suggestivi che sia possibile effettuare sull’ isola, ed è particolarmente indicato per gli amanti dell’ escursionismo più “ integralista ”.
In circa 100 km è possibile attraversare zone vulcaniche, caldere, fiumi e aree dai più svariati colori e conformazioni geologiche utilizzando i 4 rifugi che si trovano lungo il percorso e che agevolano la possibilità di spostamento senza eccessivi carichi da trasportare sulle proprie spalle.
Durante la stagione estiva un servizio di presidio dell’ area è svolto presso i rifugi di Mulaskali e Snaefell.
Ulteriori informazioni su itinerari e sentieri sono reperibili a Stafafell.